Paolo Noto
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Studio e insegno cinema all'Università di Bologna.
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Recensione del nuovo album di Annalisa: imparagonabile al capolavoro che era EPSCNV, sembra un'accozzaglia di pezzi che suonano come versioni timide di singoli della Time Records.
Tranne Esibizionista, che sembra un singolo spavaldo della Time Records.
music.youtube.com/watch?v=w3iL...
La mia raffinata analisi politica è che Vannacci nel resto d'Italia è un generale, ma in Toscana è uno spezzino.
Birra ottima, avrebbe un senso se costasse la metà. (Tra l'altro, tempo fa Brewdog e Aldi avevano prodotto insieme una birra a prezzo accessibile, la Aldipa, non male).
E pure al Guardian sembrano non poterne più di Taylor Swift.
Nel caso di Bologna ciò potrebbe in effetti rappresentare un miglioramento.
Titolo del Resto del Carlino, "Sfornare il pane come si faceva 3.000 anni fa".
La sera Dino Campana, la mattina via Tuscolana.
Pagina del Taccuinetto faentino di Dino Campana, "XIV - Nostalgia Cinematografia Sentimentale". Facciata del Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma.
I divi hanno qualcosa che ai mortali non è concesso. Nel caso di Robert Redford non è solo la bellezza fuori dalla realtà (nella New Hollywood!), ma il fatto che la mantenesse con una tinta di capelli che su chiunque altro avrebbe avuto l'effetto segretario ARCI Sirenella.
Appena ricevuta una chiamata di telemarketing con la voce registrata che diceva "La famiglia Berlusconi ha creato una piattaforma di trading". Venticinque anni fa andava in onda la prima puntata del #GrandeFratello.
Nemmeno a me sembra troppo centrata, ma più per scelte di scrittura (i siparietti musicali...) che per sua capacità. Aspettiamo qualche puntata, odierei dover rimpiangere la conduttrice precedente.
Una decina d'anni fa ho conosciuto una collega norvegese che stava pubblicando un pezzo sul GamerGate e ho pensato: interessante, ma parliamo di quattro disadattati che non si muoveranno mai dalle loro camerette. Avrei preferito sbagliarmi.
Follow immediato, grazie!
Vari motivi che si incrociano: passione familiare per cucina e pasticceria, toni pastello o comunque mancanza di aggressività verbale e visiva, programmazione al venerdì e cioè in un giorno in cui si può stare fino a tardi davanti alla tv perché il sabato le scuole sono chiuse...
#BakeOffItalia in casa mia marca la ripresa dell'anno ordinario, anche più dell'inizio della scuola. Aspettative altissime. Deluse l'anno scorso per via della formula troppo prevedibile del cast. Deluse, per ora, anche quest'anno perché si confonde il ritmo con un montaggio veloce.
La pigra provocazione di Mancuso su Hind Rajab (tutti frignano e nessuno pensa che le toccava il velo) ha lo stesso tema di un film invece molto bello, The Day I Became a Woman (M. Meshkini, 2000). Perché mentre qui ci balocchiamo con l'arguzia altrove c'è chi vede problemi e ha idee, e non da oggi.
Ho appena incontrato Beppe Maniglia da Tecnomat. Highlight della mia estate.
"Incredibile, sta male anche con un abito di Giorgio Armani" (mia mamma, momento imprecisato tra il 1987 e il 1997, guardando un programma di Michele Santoro, trad. dal siciliano mia).
Detta chiaramente e in poche righe,una cosa a cui penso da tempo: l'impressione di deperibilità rapidissima dell'immaginario berlusconiano.
Gennaio 1991, Guerra del Golfo, la "maratona" Fede trent'anni prima della maratona Mentana.
Se conosco un poco la cultura locale direi che qui il problema è più il supporto che il contenuto (il che ovviamente non cambia di una virgola quello che dici).