Professor of Economics, Sapienza University of Rome | IZA Fellow, Bonn | fabiosabatini.site.uniroma1.it | Substack: https://fabiosabatini.substack.com/
12/12
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11/12
Non si intravede alcun tentativo statunitense di riequilibrare la posizione. Mosca detta il contenuto, Witkoff lo rende “vendibile”, la Casa Bianca lo accoglie.
10/12
Dmitriev considera il documento “una buona via d’uscita”, cioè un’occasione per massimizzare i vantaggi russi e dare una veste accettabile a un’imposizione unilaterale. Mosca non riesce a vincere la guerra, ha bisogno di una via di uscita.
9/12
8/12
Offre suggerimenti tattici, anticipa reazioni della Casa Bianca, e racconta a Ushakov di aver detto a Trump che la Federazione Russa “ha sempre voluto un accordo di pace”.
7/12
6/12
5/12
4/12
3/12
Dmitriev (il negoziatore di Putin) spiega che il documento sarà redatto dalla "nostra posizione" e fatto circolare informalmente negli USA. L’obiettivo è far sì che la versione finale sia il più possibile vicina a quella preparata da Mosca.
2/12
1/12
Scoprirete che il mediatore americano è un facilitatore russo che persegue gli interessi del Cremlino, mentre l'Ucraina è considerata niente più che un oggetto di spartizione.
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