Non ci pensare
È stato meraviglioso
No, non credo
Per la patria

Mancherrebbe una h

Shakespeare?

Quando e come viviamo il demos? L'appartenenza reale a una comunità reale, verso cui nutrire un senso di lealtà non immaginato? Una volta ogni tanto, per scegliere non potendo scegliere e comunque scegliendo chi non potrà comunque scegliere in un modo globalizzato?

Un punto mi pare CERTO: questa attuale forma di DEMOCRAZIA delle ELEZIONI MINORITARIE è morta, anche se forse non lo sa ancora.

Un paradosso efficace, visto il trabocco dei populismi. Alternative? Democratizzare la democrazia?

Quello che mi "affascina" nel populismo è la fondamentale incosistenza del referente, cioè il presunto popolo. Condizione sua di possibilità: isolamento, individualismo, egotismi vari e diffusi, in fondo ASSENZA di comunità effettiva.

Altro che tribalizzazione, passiamo direttamente alla discendenza di sangue.

youtu.be/87f6WBvKwKQ

Non deterra chi cerca una nuova terra.

Suona come una battuta, non non vorrebbe esserla: che AZIONE per noi che viviamo ancora nell'epoca di ritorno della N-AZIONE, come dire della NON-AZIONE?

Confesso di avere un problema con l'aggettivo "astratto" nel senso che senza astrazione mi pare impossibile individuare anche solo un senso nella matassa opprimente di informazioni che ci sommerge. Forse che manchi proprio l'astrazione?

Pensa la fortuna noi, che abbiamo i social.

Grazie infinite per la disamina. Avrei una domanda forse banale: dove collocare l'appello alle emozioni? Sempre e solo sul lato manipolatorio? Non rischiamo una visione dicotomica ed infine elitaria?

Evi-denza ra-di-c-al-e

santo subìto
o non se ne fa niente