Quando non scrivo a te, me ne sto in poltrona a guardare fuori dalla finestra. Si gode una bella vista, perché la casa di fronte ha un solo piano. Non voglio dire che mi sento particolarmente triste quando guardo fuori, no, per niente, semplicemente non riesco a staccarmi da lì.
Abbiamo un'anima per perderla. È nostro dovere logorarla, sminuirla, sgretolarla... Essa non avrebbe dovuto rientrare nell'ordine delle cose che vivono, né condividere la decadenza del respiro e l'impudicizia del fiato.
Talvolta mi sento come un gladiatore in allenamento, non sa cosa si farà di lui, ma a giudicare dall'allenamento che gli viene imposto sarà probabilmente una grande lotta davanti a tutta Roma.
L'essere umano non è assolutamente in grado di fare una confessione. Tuttavia, qualche rara volta, soltanto una maschera impressa a fondo nella carne ci riesce.
Pressoché nulla ci è stato raccontato di quanti, nelle settimane e nei mesi successivi alla distruzione, patirono il disgusto di esistere e che, ancora a distanza di decenni, a molti continui a far difetto un’autentica volontà di vivere.