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Possibile @possibileit.bsky.social · 9h

Un estratto dell’intervento di Thomas Predieri, consigliere delegato ai diritti e alla pace di Castelnovo ne' Monti, all'Assemblea Onu dei Popoli e al coordinamento nazionale degli enti locali per la pace, a cui hanno preso parte trentacinque popoli del mondo.

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Possibile @possibileit.bsky.social · 11h

Ad agosto abbiamo lanciato una petizione per fermare la partita in programma per oggi, puoi firmarla su bit.ly/noitaliaisraele.

“Show Israel the red card”, ti aspettiamo!

bit.ly

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Possibile @possibileit.bsky.social · 11h

Oggi, 14 ottobre, alle 17:30, ti aspettiamo in Piazza della Repubblica a Udine per ribadire la nostra contrarietà alla partita di calcio tra Italia e Israele.

Lo sport non può lavare un genocidio.

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Possibile @possibileit.bsky.social · 13h

Vogliamo ringraziare Priscilla/Mariano Gallo per aver organizzato questa iniziativa, e per l’impegno con cui giorno dopo giorno, da anni ormai, utilizza l’arte e l’intrattenimento come strumento di attivismo politico e resistenza culturale.

Possibile @possibileit.bsky.social · 13h

Al Bacoli Festival for Gaza, @andrealaertedavide.bsky.social ribadisce l’importanza di continuare a parlare della Palestina e degli orrori passati e presenti commessi da Israele.

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Possibile @possibileit.bsky.social · 15h

L’ennesimo giovane spinto dalle necessità economiche ad accettare condizioni lavorative sfavorevoli.

La scelta di non intervenire - per tutelare il mondo del lavoro dallo sfruttamento degli stage da 500/600€ al mese - è consapevole.

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Possibile @possibileit.bsky.social · 1d

Milano, invece, sa molto bene da che parte stare. Lo dimostra quotidianamente con la partecipazione attiva della cittadinanza alle manifestazioni e ai presidi per i diritti del popolo palestinese.

È una vergogna che nel 2025 Milano continui a essere gemellata con Tel Aviv.

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Possibile @possibileit.bsky.social · 1d

Turni estenuanti, salari inadeguati, ritardi nei pagamenti e un ambiente di lavoro oppressivo non sono solo violazioni contrattuali, ma un attacco alla dignità di chi lavora.

Dobbiamo e possiamo cambiare questa realtà.

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Possibile @possibileit.bsky.social · 2d

E continuiamo a denunciare i crimini - in contrasto con ogni dettame del diritto internazionale umanitario - commessi da Israele in questi due anni.

La pace senza giustizia è tirannia.

Possibile @possibileit.bsky.social · 2d

Manteniamo alta l’attenzione sul futuro del popolo palestinese, ad oggi ancora vittima delle politiche coloniali dell’Occidente.

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Dall’inizio dell’invasione israeliana, le forze di occupazione hanno ucciso 1.722 operatori sanitari. Non è un caso. Chi salva vite ostacola i piani genocidari del governo Netanyahu. E va eliminato.

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Reggio Calabria continua a mobilitarsi per la Palestina, per il suo popolo e, in questa occasione, in particolar modo per tutto il personale sanitario brutalmente assassinato nella Striscia di Gaza.

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Possibile @possibileit.bsky.social · 2d

Sostieni Possibile col codice #S36 per il salario minimo, il clima, il lavoro, la patrimoniale, la laicità, il transfemminismo e la legalizzazione.

Scrivilo nella tua dichiarazione dei redditi nella sezione dedicata al #2x1000.

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Anche oggi siamo costretti a ricordare che l’esperienza non è una forma di retribuzione accettabile in un Paese fondato per Costituzione sul lavoro.

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Possibile @possibileit.bsky.social · 3d

A Udine il 14 ottobre è prevista Italia-Israele. La nostra petizione per chiedere che non si giochi è arrivata a quasi 30.000 firme. Puoi firmare in venti secondi su bit.ly/noitaliaisraele.

Ci vediamo a Udine in Piazza Repubblica alle 17.30, il 14 ottobre, per il corteo "Show Israel the red card".

Stop the game: no a Italia-Israele | Possibile

FIRME RAGGIUNTE 0 No a italia-israele: la partita non deve essere giocata A Udine il prossimo 14 ottobre è prevista una partita di calcio tra le nazionali di Italia e Israele, valida per...

bit.ly

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Possibile @possibileit.bsky.social · 3d

Oslo, #NorvegiaIsraele.

Dentro allo stadio, questo. Fuori dallo stadio, una grande manifestazione contro il genocidio, perché l'attenzione deve rimanere alta e le responsabilità di chi ha lo perpetrato non possono rimanere impunite.

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Possibile @possibileit.bsky.social · 3d

C'è un bisogno urgente di evolvere le politiche sulla gestione carceraria. Evoluzione che necessariamente dovrà essere in controtendenza alle politiche repressive che propone, senza nessun tipo di risultato utile, questo governo.

- Marco Dall'Asta, Possibile Reggio Emilia

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I numeri del sovraffollamento ormai sono più che noti, come noti sono i numeri delle carenze di personale degli operatori e delle metodologie di addestramento non al passo con la nuova popolazione carceraria che rispecchia la vita del mondo esterno.

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Questi ennesimi episodi che fanno salire a 120 morti per case da accertare e 67 suicidi nel 2025 raccontano una volta di più del collasso del sistema penitenziario nazionale.

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I detenuti coinvolti non erano in contatto diretto tra loro, essendo dislocati in reparti distanti, quindi di fatto non collegabili l'uno con l'altro direttamente.

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Possibile @possibileit.bsky.social · 3d

La causa del secondo decesso invece parrebbe essere un'emorragia gastrica a cui si aggiungono altri tre ricoveri per sospetta assunzione di oppiacei.

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Tocca a San Vittore, a casa Milano, finire alla ribalta questa volta. È il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria che da la notizia di due decessi e tre ricoveri: il primo morto è riconducibile all'assunzione di oppiacei che hanno causato una crisi cardiaca.

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Possibile @possibileit.bsky.social · 3d

Questa volta non si tratta di suicidi, ma del fiume di droga che circola nelle celle delle strutture detentive e dell'impossibilità da parte degli operatori di presidiare le strutture con efficienza a causa del sovraffollamento e della carenza di personale.

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Ancora una volta dobbiamo parlare di carceri e lo facciamo, purtroppo, sempre e solo quando la cronaca ci presenta la tragedia.

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Possibile @possibileit.bsky.social · 3d

“La dimenticanza è quasi una sconfitta.”

Ricordiamo Teresa Vergalli, staffetta partigiana.

La Resistenza continua.

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