Quintus Poppaedius Silo
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francescoproia.bsky.social
Quintus Poppaedius Silo
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Giornalista e scrittore - Nec sine marsis nec contra marsos triumphari posse - Non si può vincere né senza i Marsi né contro di essi (Appiano di Alessandria)
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E' finalmente uscito il mio nuovo romanzo storico: Pretoriani - l'ombra del potere.
Se vi interessa potete acquistarlo qui, sia in edizione cartacea che e-book

www.amazon.it/Pretoriani-l...
se volete saperne di più, di seguito la sinossi del romanzo...
Noi le vendiamo in ufficio da me, se vuoi te ne mando un paio già pronte e configurate, scrivimi in privato
È incredibile, noi qui abbiamo messo su una rete bella ampia, funziona alla grande!
Un dispositivo Meshtastic non sostituirà mai il tuo smartphone, ma un giorno potrebbe essere l'unica cosa che funziona quando tutto il resto fallisce.
E in quel momento, un piccolo dispositivo dalle dimensioni di una carta di credito, potrebbe fare la differenza. (segue)
Alla luce di questi episodi, sempre più comuni anche se non necessariamente legati al terrorismo, è evidente che sia sempre più importante creare una rete decentralizzata e indipendente, che permetterebbe alle forze di sicurezza di continuare a messaggiare, anche in queste situazioni estreme.(segue)
Matt McCool, il responsabile dei servizi segreti di New York, ha detto che l'impatto di questo blackout sarebbe stato simile a quello che seguì agli attacchi dell'11 settembre, quando le reti vennero paralizzate per ore.
La tecnologia? Semplicissima: per bloccare la rete non serve bombardare o manomettere le antenne della rete cellulare, ma intasarla con 100k schede SIM, attive nel raggio di 40 km, che inviando milioni di messaggi e di chiamate l'avrebbero paralizzata, comprese le chiamate d'emergenza al 911.(segue)
NewYork, ieri mattina: i servizi segreti hanno sventato un attentato che mirava a paralizzare la rete cellulare e minacciare l'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Sembra la trama di un film di spionaggio e invece, purtroppo, è la realtà.
(segue)
Il topo di fogna nemmeno per le strade di Mosca, in Alaska ha mandato il sosia ritardato mentale, e lui sta bello al sicuro nel suo bunkerino...
Sempre pronti a puntare il dito contro Zelensky, che è sempre in prima linea, e in Russia i deputati della Duma negli ultimi 3 anni hanno praticamente interrotto le visite nelle zone di guerra.
Non al fronte, nelle zone di guerra.
(segue)
e ogni distruzione provoca ritardi per i treni passeggeri e merci civili, il che può portare a ingorghi che interessano anche i treni militari.
Ecco tutti gli attacchi fatti dai partigiani russi alle centrali elettriche russe nell'ultimo mese.
IntelSchizo le ha mappate, e sono importanti perché queste centrali elettriche sono quelle che forniscono energia elettrica al sistema ferroviario (segue)
Prima le raffinerie venivano colpite da uno o due droni al massimo, mentre oggi da almeno otto o dodici droni, in alcuni casi fino a venti, e non concentrati su un singolo macchinario ma distribuiti su tutta l'aerea.
Con gli attacchi di questa notte la capacità di raffinazione della Russia è scesa di altri 4 punti percentuali: dal 17 al 21%.
Tutto questo in sole 2 settimane.
La portata di questi attacchi è maggiore rispetto a quelli dello scorso anno. (segue)
L'Estonia rompe gli indugi: il ministro della difesa estone ha dichiarato di essere pronto a inviare truppe in Ucraina, non appena Kiev si dirà pronta
Xi Jinping, cosa bolle in pentola?
Bloomberg sostiene che il leader cinese sta portando avanti la più grande epurazione di generali cinesi dai tempi di Mao Zedong.
Almeno un quinto dei generali, che aveva nominato lui stesso, sono stati rimossi dall'incarico.
L'invasione di Taiwan è più vicina?
la risorsa petrolifera della Russia si esaurirà, e con lei le risorse che Putin sta usando per questa guerra.
Noi non vediamo l'ora.
Il terminale del gas di Ust Luga di Novatek sul Mar Baltico ha subito un duro colpo.

Se l'Ucraina e l'Europa continueranno a sostenere la pressione, gli attacchi incessanti di Kiev e le sanzioni incessanti di Bruxelles, (segue)
Gli incendi a Novoshakhtinsk, nell'oblast' di Rostov, hanno bruciato per giorni.
E Kiev non si è fermata qui. L'oleodotto Druzhba, un tempo l'arteria che pompava la potenza sovietica in Europa, è stato colpito. (segue)
di Ryazan è crollato, Samara, Saratov, Krasnodar, Rostov, la lista si allunga di settimana in settimana.
La raffineria di Syzran non è stata solo danneggiata: le sue attrezzature essenziali sono state distrutte. Afipsky e Novokuybyshevsk sono rimaste in panne. (segue)
Solo ad agosto (e il mese non è ancora finito) l'Ucraina ha distrutto il 17% della capacità di raffinazione russa.

I droni ucraini hanno colpito dieci impianti: la raffineria Lukoil di Volgograd è andata a fuoco, lo stabilimento Rosneft (segue)
milioni di barili per la spedizione a ottobre e nei mesi successivi.

Un po' i droni ucraini, un po' le sanzioni occidentali, e l'economia russa cola a picco...
BOMBA: le raffinerie indiane prevedono di ridurre i loro acquisti di petrolio russo di circa il 20% nelle prossime settimane, con la media giornaliera del primo semestre di 1,8 milioni di barili che scenderà a 1,4-1,6 (segue)
per l'attuale prezzo al barile (67 dollari), la Russia perderà 26,8 milioni di dollari di entrate AL GIORNO, senza contare le entrate derivanti dalle esportazioni di gas.
Avanti così!
dove passano 45 miliardi di tonnellate di gas all'anno e processi 400.000 barili di petrolio al giorno, con una capacità di lavorazione annuale di 146 milioni di barili.
A conti fatti, moltiplicando il dato (segue)