Lev Nikolaevič Myškin
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Ho ottenuto il permesso di dire la verità, poiché è a tutti noto che la verità la dicono solo quelli che non hanno spirito. Inoltre io sono un uomo molto vendicativo, sempre perché non ho spirito.
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Churchill e la democrazia

Dopo avere analizzato le figure che legarono indissolubilmente il loro nomi a regimi totalitari, voglio esaminare colui il quale, viceversa relazionò il suo operato con la democrazia
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Questa è una valutazione che andrebbe dimostrata attentamente, caso per caso. Diciamo che appare una certa corrispondenza tra i processi in atto ed una volontà di fondo affinché ciò non tanto accada ma venga facilitato.
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Gli stessi strumenti di Göbbels ma affinati e, come dicevo, resi più efficaci non tanto dai media in loro ma sfruttando il disfacimento della coesione culturale e politica dovuto dalla polarizzazione ideologica.
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Bisogna contestualizzare Francesco. In questo magnifico brano della “Banalità del male”, Arendt si riferiva al popolo tedesco ed alla propaganda massiccia e pervasiva operata dal partito nazista. Oggi ci troviamo in un condizione simile ma diversi per molti versi. La propaganda utilizza senz’altro
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Ho dedicato un lungo thread, non é che un portato “naturale” del più ampio fenomeno della post modernità e della super individualizzazione degli ideali politici e sociali.
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Diventano sciame sociale. Crediamo di essere al centro dell’attenzione attraverso il networking sociale mentre siamo sempre più isolati e manipolabili proprio in virtù della radicalizzazione che ci chiude in un circolo vizioso di ideologie iper individuali. Il tema della “post verità” al quale
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della bolle, la cosiddetta “bubble democracy” di cui l’ottimo saggio del collega Palano. Cioè una polverizzazione delle posizioni politiche con conseguente polarizzazione estrema dell’istanza valoriale. L’attore politico ha mutato la sua azione diventando “influncer”; guidando tante micro colle che
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Il concetto di mercato elettorale e di offerta poltica come spettacolarizzazione e mercificazione dei valori sociali e portici. Il successo è conosciuto. Se hai letto il mio thread sull’evoluzione della comunicazione politica, siamo ormai confrontati con una nuova modalità che risponde alle teoria
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Ti ringrazio davvero per la stima. Ormai anche in questo luogo è diventato molto complesso il confronto razionale e pacato. Il controllo dell’informazione è diventato cruciale già verso la metà degli anni ‘70. Gli USA sono stati, al solito precursori. Berlusconi ha trasportato, primo in Europa,
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Sacrificale. Anche qui non posso dilungarmi eccessivamente ma ho indicato un testo (potrei indicarne molti altri) che dimostrano la mia asserzione.
Spero di essere stato esaustivo e ti ringrazio della pazienza nella lettura.
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Israeliani nei massacri di Gaza sia non solo fuorviante ma pericoloso. Allora si giustificherebbe chi pensa, al contrario, che tutti i palestinesi siano terroristi di Hamas. Inoltre, abbiamo già assistito storicamente (per millenni) alla trasmutazione dell’intero popolo ebraico in vittima👇
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Quello che mi preme però sottolineare sono due cose: la prima é che qualunque equiparazione fatta tra la Shoa e ciò che accade a Gaza è assolutamente impraticabile per ragioni qualitative e quantitative. L’altra, se vogliamo ancor più importante, è che sostenere la responsabilità di tutto il popolo👇
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Dal passato.
Venendo al discorso più spinoso del “genocidio”, ho esposto un mio punto vista del tutto criticabile. Non ho gli strumenti tecnici ed accesso alle prove per poter effettivamente giudicare se quello di Gaza sia tale. Mi fido delle istituzioni preposte a questa valutazione👇
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Sovrapposti e stratificati. Basti osservare come i ceti proletari ormai rivolgano il loro voto verso la cosiddetta “destra” a livello mondiale.
Concordo con la dottrina prevalente attuale che individua i contenitori politici come “scatole vuote” che devono essere riempite di istanze nuove e diverse👇
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a Bobbio, da Dewey a Thoreau fino a Nozick. Quindi non voglio dilungarmi in questa sede. “Destra e sinistra” sono due categorizzazioni storiche che hanno perso, a mio parere (e non solo mio peraltro) molte della qualità che li contraddistinguevano. I valori politici, sociali e filosofici si sono 👇
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Prima di tutto ti ringrazio di avermi risposto visto che i più hanno evitato.
Andiamo per punti.
La questione di “giustizia e libertà” come categorie filosofiche e politiche è storica. Ne ho lungamente trattato in molti post dedicati ai principali pensatori che ne hanno esposto i tratti.
Da Rawls 👇
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“Se vivi abbastanza a lungo, vedrai che ogni vittoria si muta in una sconfitta”.

“Tutti gli uomini sono mortali”, Simone de Beauvoir.
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Grazie a te per la lettura. La questione identitaria è centrale. Da un lato ne sentiamo necessità per ricreare una comunità dai valori condivisi. Dall’altro ne temiamo gli effetti perversi di natura, ad esempio, nazionalistica.
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Sono in effetti scomparso per un certo periodo. I motivi sono molti e noti ad alcuni. L’algoritmo di questo social ha probabilmente nascosto e poi fatto riapparire i temi che tratto a seconda dell’utente.
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Se tutti hanno torto, tutti hanno ragione: non se ne esce. Io non sto cercando un colpevole, una vittima né un responsabile. Sto descrivendo una situazione e cercando di analizzarne le cause. Sulla valutazione personale a latere si può viceversa discutere e criticare in ogni modo.
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Il mio parere?
Affidarsi al dubbio filosofico.
Diffidare di ogni posizione marcatamente ideologica.
Ascoltare. Comprendere. Valutare.
Solo alla fine di questo articolato processo, prendere una posizione.
Privi di ogni certezza dettata da una verità imposta.
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L’errore è la sottrazione e le esperienze sono “il pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli”.