Proprio ieri Paludan è stato il primo condannato ai sensi della nuova legge danese sulla profanazione di testo sacro. Aveva strappato e gettato in una pozzanghera una copia del Corano. Si era difeso parlando di “performance artistica”
www.berlingske.dk/indland/rasm...

Riguardo al summit sulla Remigrazione la posizione di Piantedosi è che “in democrazia non bisogna avere paura di nulla, anche di idee che possano apparire molto forti, molto controverse”
www.ilsole24ore.com/art/cos-e-re...

Come avevamo raccontato su @facta.news, giovedì Paludan era stato prima fermato e poi espulso dall’Italia, dove era arrivato per partecipare al summit sulla Remigrazione
www.facta.news/articoli/blo...

Quel saluto è un dog whistle, un messaggio confezionato per parlare a una platea desiderosa di ricevere quel messaggio, ma mantenendo la possibilità di negare plausibilmente di averlo fatto. Esattamente come fanno i troll di internet quando nascondono le svastiche nei meme

Magari senza tutti i tic di cui riempiamo i nostri dibattiti, se possibile. Non è una linea immaginaria tra buoni e cattivi, è un confronto su come ci si deve rapportare agli spazi ostili

Capiamoci: per Facta lasciare X è più facile che per molte altre testate, questo non ci sfugge. Ma visto quello che facciamo sarebbe stato anche più difficile restare. In ogni caso mi sembra una conversazione collettiva che vale la pena affrontare

Il fact-checking non è un esercizio di stile. È la base stessa del lavoro giornalistico e (se svolto a posteriori) uno strumento per proteggere il lettore. In questo caso i lettori non dovevano essere protetti dalla ristoratrice, ma dal sistema che l’ha fatta diventare una notizia

Di interessante in quella storia c’era invece la sciatteria - talvolta dolosa - del sistema mediatico. Questo era l’aspetto da sottolineare, lì c’erano le responsabilità da indagare, ma purtroppo non (sempre) è andata così